FORGOT YOUR DETAILS?

fermomag 9

  • Editoriale – Marta Santacatterina
  • Rapsodia in blu… per bibliofili – Laura Dabbene
  • Il Museo Bodoniano di Parma: la fabbrica del libro perfetto – Marta Santacatterina
  • Libri da sfogliare, libri da esplorare
  • L’omaggio di Milano a Emilio Isgrò – Barbara Picci
  • La materia delle parole
  • Un lavoro chiamato fantasia: Riccardo Guasco – Rossella Romito
  • Librerie da sogno: Palazzo Roberti a Bassano del Grappa – Salvo Taranto
  • Cannes, il tesoretto cinefili – Lara Ferrari
  • Il tempo sospeso nel Grand Hotel di Castrocaro – Maddalena Bardin
  • Depero e la bottiglietta del Campari Soda: una storia lunga 80 anni – Rossella Romito
  • Lexus: emozione, passione e immaginazione – Cinzia Munari

I libri non si bruciano. Mai. O meglio, non si bruciano, a meno che a farlo non sia Claudio Parmiggiani, artista immenso che ha fatto del rogo di intere librerie – Delocazioni, le ha chiamate – uno dei cardini della sua poetica che sfocia sempre in poesia. Non sono performance, quelle di Parmiggiani, ma atti creativi permanenti che lasciano sulle pareti di biblioteche, chiese, pubblici palazzi l’impronta fatta di caligine e fumo di volumi dei quali non scopriremo mai i titoli e gli autori. Abbiamo voluto dedicare a lui la cover di questo fermomag perché, pur non essendo un numero speciale, nelle pagine che sfoglierete il libro è un fil rouge: la sua assenza, il suo ricordo, la sua immaterialità in apertura, e poi l’oggetto fatto di pagine di carta, di una legatura che abbraccia e tiene assieme i fascicoli, di una copertina. Fermoeditore ama il libro: come contenitore e scrigno di parole, ma anche come oggetto ancora rivoluzionario, come opera dalle infinite potenzialità, come dono prezioso.
Allora vi accompagniamo lungo un sentiero di gioia per la mente e fascino per gli occhi. Dagli anni in cui nacque l’editoria moderna, Laura Dabbene racconta delle raffinatissime edizioni in carta azzurra, dove il colore delle pagine è anche un ricordo dell’antico uso che veniva fatto della tinta per identificare lo status del committente del volume. Con un balzo di qualche secolo, compare sul palcoscenico della più alta tipografia Giambattista Bodoni, al quale Parma ha dedicato un museo dove si svela la portata storica e l’assoluta contemporaneità della sua grafica, del design del suo carattere, il Bodoni appunto.
Ma il libro non ha ancora finito di dire quello che ha da dire, come ogni classico che si rispetti: nell’era digitale, ancora molti sono gli artisti che si confrontano con le pagine stampate, da Emilio Isgrò che iniziò le sue ricerche sulle “cancellature” negli anni Sessanta a Sabrina Mezzaqui, altra artista che “distrugge” i libri per ricavarne la materia per una loro rinascita estetica e incredibilmente lirica. I libri non mancano anche nelle illustrazioni di Riccardo Guasco, e ovviamente nei locali della libreria di Palazzo Roberti a Bassano del Grappa, una delle più belle in Italia, a detta di Gianrico Carofiglio e Corrado Augias.
Ma ci siamo resi conto che la situazione ci stava sfuggendo di mano… saremmo andati avanti all’infinito a parlar di libri… però era doveroso rientrare nei ranghi del magazine, dove non possono mancare le rubriche, con due report scritti a distanza di qualche mese, e proprio per questo sottoposti a un processo di distillazione che ne ha estratto il meglio: il Festival di Cannes – Lara Ferrari lo ha vissuto, raccontato, sublimato – e il Salone del Mobile di Milano, dal quale Cinzia Munari ha riportato l’esperienza sensoriale proposta da Lexus.
Quanto alla fotografia: niente di meglio che visitare una delle mostre di Fotografia Europea, dove si indaga il ruolo dell’immagine nel prodotto editoriale, ancora in tema con il filo rosso che ormai ben conoscete. Vi vogliamo inoltre far scoprire un luogo che ci ha conquistati: il Grand Hotel di Castrocaro Terme, che può anche essere un suggerimento per trascorrere una vacanza – non solo estiva – tra benessere e design anni Trenta, con le sue linee eleganti e le decorazioni raffinatissime. Infine, una novità: alla pari di quella per il libro, la passione di fermomag per il design è ardente! Se di design contemporaneo abbiamo proposto tanto, e tanto continueremo a proporre, volgiamo lo sguardo a quello storico, di cent’anni fa o giù di lì, e cominciamo dal racconto di Rossella Romito sulla nascita della celebre bottiglia del Campari Soda.
Mai come in questo caso, quindi, ci sentiamo di augurarvi “buona lettura”: di queste pagine virtuali o di tutte quelle che suscitano il vostro desiderio di avere in mano un libro.

TOP